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Sentieri





Fin dall’epoca dei primi insediamenti, i sentieri hanno avuto un’importanza fondamentale per le popolazioni del territorio montano. La formidabile rete viaria, tracciata dai popoli celto-liguri e rafforzata poi dai Romani, permetteva di raggiungere terre lontane alla ricerca di minerali e di praticare il commercio di prodotti di vario tipo, tra cui il sale. Proprio grazie all’efficiente viabilità, le Alpi hanno rappresentato, dall’antichità fino ai tempi recenti, un trait d’union tra culture diverse. Una parte consistente dei luoghi di culto appare chiaramente legata a tali percorsi: le cappelle e i santuari, meta di pellegrinaggio fin dal Medioevo, furono generalmente costruiti su siti considerati sacri dalle civiltà che nel corso di millenni si sono avvicendate sul territorio montano.
Nell’ambito del progetto “Ecomuseo dell’Alta Valle Maira” si sta procedendo al ripristino e alla valorizzazione di alcuni sentieri con pannelli che illustrano ai visitatori l’importanza che questi percorsi hanno avuto per la comunità, per le attività che vi si svolgevano e per l’alto valore naturalistico dei territori che attraversano.
I percorsi di recente allestimento sono: il sentiero dei Giganti che passa in un bosco di larici secolari a Borgata Ramei; il sentiero della Fede, disseminato di piloni votivi, suggestivo per immaginare la religiosità e le credenze popolari nel territorio; il sentiero degli Acciugai che segue gli itinerari del mestiere tipico di Celle; il sentiero della Costruzione Alpina che passa nelle borgate dove ci sono le casseforti, edifici a vela caratterizzati da un abbondante uso delle pietre scolpita.
Il territorio del Comune di Celle di Macra è anche attraversato dalla rete di sentieri della Grande Traversata delle Alpi e dei Percorsi Occitani. Di notevole interesse paesaggistico e naturalistico è il percorso che, oltrepassando i pascoli del Monte Tibert, arriva a Castelmagno, meta di un tradizionale pellegrinaggio da parte degli abitanti di Celle nel mese di agosto.
Percorrendo questi sentieri è possibile rendersi conto dello straordinario patrimonio naturalistico di questi luoghi e la varietà di ambienti e relative specie botaniche. Un recente studio sui geositi e biotopi della valle ha portato alla scoperta e catalogazione di 50 specie endemiche oltre a 12 geositi che forniscono un quadro completo degli eventi e dei processi geologici che hanno portato la Terra ad essere come noi oggi la conosciamo. Fra gli endemismi presenti nel territorio di Celle di Macra si ricordano la Primula Marginata, il Dhiantus Neglectus che si può trovare salendo ai pascoli sul confine con la Valle Grana, oltre al già citato Bosco del Ramei dove si possono ammirare secolari esemplari di Larice.


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